Castello

Castello

Il Castello di Sarteano sorge sul punto più in alto di una collina, situato tra il territorio della Val di Chiana e la splendida Val d’Orcia, circondato da una rigogliosa vegetazione che nei secoli ha contribuito alla sua inespugnabilità e che oggi costituisce un parco naturale con i suoi lecci secolari. Tutto attorno al Castello si sviluppa ad arco il borgo del paese che conserva ancora un impianto medievale.

Il primo documento attestato in cui viene citato il Castello di Sarteano è un atto di donazione stipulato all’interno dello stesso e risale al 1038 d.C. Se ne hanno notizie sin dall’ altomedievale, un periodo durante il quale il Castello era il principale centro amministrativo deputato alla stipula di atti, donazioni e cessioni. Fino al 1280 esso fu in possesso dei conti Manenti, ma in seguito, data l’importanza strategica della sua posizione di confine, il Castello divenne teatro di molti scontri e di molte battaglie. Il Castello nel corso degli anni ha resistito a molti importanti assedi tra i quali quello ad opera di Cesare Borgia nel 1503 e quello dell’esercito spagnolo nel 1552, finché nel 1556 passò sotto il dominio mediceo segnando definitivamente la fine della Repubblica di Siena con la quale il Comune di Sarteano si era legato tramite un’accomandigia nel 1379. Il patto tra Sarteano e Siena fu rinnovato poi nel 1401 e Siena ottenne l’effettivo controllo sul territorio sarteanese e come d’accordo rifornì il Castello di provvigioni, soldati e castellani, sancendo così un’alleanza di lunga durata.

Il Castello con la sua struttura massiccia e imponente conserva ancora alcuni elementi costruttivi che ne sottolineano l’importanza dal punto di vista difensivo, ovvero ciò che in passato l’ha reso pressoché inespugnabile. L’interno del cassero è costituito da quattro piani e un terrazzamento finale a coronamento del mastio centrale, dal quale si può ammirare un’ampia porzione del territorio circostante. Molto interessante è la scala a chiocciola composta da 134 gradini in travertino che attraversa verticalmente l’edificio. Essa costituiva l’ultima via di fuga in caso di assedio poiché, partendo dall’alto, collegava direttamente l’ultimo piano del castello con il pianterreno conducendo in aperta campagna. Delle quattro cinte murarie antiche – l’ultima delle quali arrivava ad abbracciare l’intero borgo – resta integra quella edificata dalla Repubblica di Siena intorno alla metà del XV sec; essa abbraccia il mastio centrale ed è completata da due torrioni circolari raggiungibili attraverso il camminamento di ronda.

L’attuale aspetto del Castello è dovuto ad una radicale trasformazione ad opera di importanti artisti di scuola senese, tra i quali Lorenzo di Pietro di Giovanni di Lando detto “il Vecchietta” (1410-1480), Guidoccio d’Andrea e Antonio Federighi. Nel 1469 il cassero subì un’importante ristrutturazione e il mastio centrale fu dotato di una cinta muraria intervallata da due torrioni circolari e interrotta nel punto di ingresso da un portone con ponte levatoio. L’intervento architettonico ad opera di Siena è segnalato dalla lunetta sovrastante il ponte levatoio nella quale campeggia la lupa e la balzana senese.

Nel 1617 il Granduca Cosino II donò il Castello in proprietà perpetua a Brandimarte Fanelli e a tutti i suoi discendenti maschi. La proprietà del Castello rimase della Famiglia Fanelli fino al 1998, anno in cui fu acquistato dal Comune di Sarteano. Da Maggio 2006, dopo un lungo restauro, il Castello è stato definitivamente aperto al pubblico. Nel corso dell’anno, oltre alle visite, si svolgono all’interno della struttura e del parco spettacoli o eventi culturali ed enogastronomici: storia, arte, tradizione, ambiente per fare del centro di Sarteano un territorio vivace ed accogliente.

La visita al Castello permette di riportare alle suggestioni della vita delle guarnigioni che ospitava, sia percorrendo i passaggi di ronda fino ai torrioni laterali, sia salendo le ripide scale del mastio fino a giungere alla sommità da cui si gode un bel panorama. Anche il parco intorno al Castello, composto di lecci secolari, amplifica la bellezza del luogo, creando un distacco e un isolamento dal paese sottostante che rende ancora più suggestivo l’insieme e permettendo momenti di quiete nell’attiguo Parco della Pace. In tempi recenti è nato il progetto RAM che si propone di valorizzare il Castello, simbolo di Sarteano, con l’allestimento di importanti mostre fotografiche internazionali. Ogni estate, il Castello di Sarteano ospita due eventi fotografici, di cui il secondo collegato con MIAPhotoFair, prestigiosa e importante fiera italiana dedicata alla fotografia d’arte ha scelto il nostro borgo e il suo castello come luogo ideale per premiare i vincitori PremioRaMSarteano, riconoscimento nato con l’intenzione di far emergere e supportare nuove proposte artistiche